Dispositivi elettronici per il rilascio di nicotina in Brasile: vietarli o non vietarli, questo è il problema

Abstract

Nel dibattito sulle politiche pubbliche volte all’endgame del tabacco si discute la possibilità di consentire ai forti fumatori l’accesso a fonti alternative di nicotina probabilmente meno tossiche. Metodi: Abbiamo condiviso le informazioni sulla normativa vigente in Brasile in materia di dispositivi elettronici per il rilascio di nicotina (ENDS) e ne abbiamo discusso sfide e dilemmi, tenendo in considera zione la prevalenza dei fumatori, il peso della mortalità, della morbilità e dei costi sociali associati al fumo, nonché l’attuale politica di controllo del tabacco. Risultati: In Brasile, esiste il divieto di pubblicità/vendita degli ENDS dal 2009. Tuttavia, nel 2019, sotto forte pressione dell’industria del tabacco, l’autorità di vigilanza sanitaria ha deciso di inserire nella sua agenda normativa la discussione delle attuali restrizioni sugli ENDS. Il Brasile è il Paese in cui la prevalen za dei fumatori abituali si è ridotta di più nel mondo tra il 1990 e il 2015, ma registra ancora 20 milioni di fumatori di sigarette tradizionali, 162 mila decessi all’anno ed elevati costi (US $ 22 miliardi/anno) asso ciati al loro uso. Questo scenario stimola un dibattito sui rischi/benefici che deriverebbero dal consentire ai fumatori accesso legale a fonti di nicotina senza combustione. Una delle principali preoccupazioni è che una massiccia introduzione di ENDS possa rendere i giovani suscettibili all’iniziazione al fumo. Conclusioni: La comprensione dei potenziali effetti negativi o positivi del mercato emergente degli ENDS in Brasile sui risultati ottenuti con il controllo del tabacco è fondamentale per lo sviluppo di politiche pubbliche. Le questioni sollevate dagli autori possono essere utili ad altri Paesi che affrontano lo stesso dilemma.

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